Oggi, 15 marzo 2022, è la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. Un’iniziativa nata per sensibilizzare i cittadini rispetto al tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi nutro di vita” e riconosciuta il 19 giugno 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare (DCA)?
Innanzitutto, sono – come si evince dal nome stesso – DISTURBI. Non si tratta assolutamente di una scelta personale o di una “moda” ma di una vera e propria patologia che riguarda non solo la salute fisica ma anche, e soprattutto, quella mentale. Pensate che solo in Italia, i disturbi del comportamento alimentare, riguardano almeno 3 milioni di persone, soprattutto adolescenti [1].
Sono malattie mutanti che interpretano il disagio contemporaneo e si diffondono a macchia d’olio nel mondo occidentale.
[2] Laura Dalla Ragione

Tra i DCA, i disturbi più comuni sono Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating. Secondo i dati raccolti dal Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Ospedale San Raffaele di Milano, sono soprattutto le ragazze tra i 15 e i 25 anni a soffrire di forme spesso combinate di anoressia e bulimia, mentre mentre il binge eating disorder (BED, disturbo da alimentazione incontrollata) risulta più diffuso tra i 35 e i 50 anni, tanto nei maschi quanto nelle femmine [1].
Anoressia Nervosa
Anoressia significa letteralmente “mancanza di appetito” (dal greco: il prefisso privativo ἀ- precede il lemma ὄρεξις, appetito). Peccato però che chi soffre di questo disturbo sia ben lontano dal non sentire la fame. Anzi.
Questo disturbo è caratterizzato da rigida restrizione alimentare, paura di ingrassare e anomalia nella percezione del proprio corpo (peso e forma). La significativa magrezza a cui tutti pensiamo subito quando pensiamo ad un* paziente di questo tipo è quindi una conseguenza diretta della diminuzione delle calorie ingerite e delle eventuali condotte di eliminazione. Esistono infatti due sottotipi di anoressia: (1) con solo restrizioni, (2) con anche abbuffate e/o condotte di eliminazione (uso lassativi, esercizio fisico esagerato, induzione del vomito).
Nelle donne , inoltre, la condizione di sottopeso può portare ad alterazioni del ciclo mestruale (dismenorrea), fino alla sua completa scomparsa (amenorrea). In entrambi i generi, invece, questa condizione porta ad altri disturbi della sfera “psy”: l’interesse per le relazioni sociali, ad esempio, diminuisce o si estingue del tutto. Questo perché la socialità è spesso connessa alla convivialità.
Bulimia Nervosa
Se anoressia voleva dire mancanza di fame, la parola bulimia significa invece “fame da bue“. Quando si pensa alla Bulimia, in effetti, si pensa subito alle abbuffate. Ma che cosa sono?
“Un episodio di binge (o abbuffata) si ha quando si introduce un quantitativo di cibo molto più grande di ciò che la maggior parte delle persone possono mangiare in un intervallo di tempo relativamente breve (…). In ogni caso, la caratteristica principale di un episodio è che si avverte un senso di mancanza di controllo e di impotenza rispetto al quantitativo di cibo che si sta mangiando o si è mangiato. (…)” – Centro DCA
Dopo l’abbuffata, l’individuo compensa con comportamenti che crede possano liberarlo dagli effetti di essa (es. vomito/lassativi). Questo però avviene anche in un sottotipo di anoressia….

Ma allora che differenza c’è tra Anoressia e Bulimia?
Bulimia e Anoressia sono accomunate dal terrore di ingrassare.
“L’anoressica vince questa battaglia contro la fame, la bulimica la perde e così inizia a mangiare e non si ferma più”[EIST, 5].
Potremmo allora vedere anoressia e bulimia come gli estremi di un continuum che ammette numerose varianti e forme intermedie, più che come due categorie distinte. La facilità con cui una condizione può subentrare all’altra ne è la dimostrazione.
Binge Eating
Per poter fare diagnosi di Disturbo da Binge-Eating è necessario che la persona compia abbuffate almeno 1 volta alla settimana per un periodo continuativo di almeno 3 mesi, non seguite da condotte di eliminazione o di controllo del peso di alcun tipo. Si differenzia da Anoressia e Bulimia perché l’ossessione per il controllo del peso e della forma fisica è molto meno presente. “Di solito chi soffre di binge eating disorder si definisce “perdente” e non ha stima di sé, all’interno della propria famiglia è etichettato e si percepisce come fallito e succube, davanti alle sfide della vita preferisce scegliere la resa, le emozioni che lo caratterizzano sono la vergogna e l’inadeguatezza” (Ugazio, 2012).

I disturbi del comportamento alimentare puntano la lente d’ingrandimento sul cibo e sul corpo ma riguardano molto altro: dolore, paure, confronto, controllo, perfezionismo, potere.
Controllare le calorie, misurare i centimetri, ingerire o vomitare.
Controllare le emozioni, misurare i sentimenti, gestire o meno l’angoscia.
Spero che questa breve sintesi vi possa essere stata utile, ricordate che se avete bisogno di un aiuto potete contattarmi qui: arientilucreziapsicologa@gmail.com / 3428818945
Vi lascio alcuni link e spunti per approfondire il tema:
*[1] DISTURBI ALIMENTARI – STATE OF MIND.IT
* [2] https://www.lasvolta.it/1153/la-paura-del-cibo-e-la-paura-del-mondo
* [3] https://www.stateofmind.it/2016/09/modello-sistemico-dei-disturbi-alimentari/
* [4] https://www.studiotangram.org/articoli/disturbi-alimentari-e-psicoterapia-sistemico-relazionale.html
* [5] https://www.eist.it/anoressia-tutto-quello-che-devi-sapere/
- Salvator Minuchin, Bernice L. Rosman & Lester Baker (1978 edizione originale)
Le famiglie psicosomatiche, Astrolabio, 1980.
- MITI DA SFATARE SUI DISTURBI ALIMENTARI: https://www.centrodca.it/sfatare-i-miti-riguardanti-i-disturbi-alimentari/
- QUAL E’ STATO L’IMPATTO DELLA PANDEMIA SUI DISTURBI ALIMENTARI? https://www.centrodca.it/qual-e-stato-limpatto-della-pandemia-sulle-persone-affette-da-disturbi-alimentari/